ICCA “reinventa” il Report 2020: niente ranking tra destinazioni

8 Luglio 2021  —  Focus  —  di Luca Grassi
A causa della pandemia, ICCA (International Congress and Convention Association) reinventa il Rapporto statistico 2020 sulle riunioni associative internazionali. Niente classifica tra destinazioni, ma un'analisi globale sull'impatto nel congressuale.

Una visione d'insieme dell'Annus Horribilis

A causa della pandemia, ICCA (International Congress and Convention Association) si è reinventata il Rapporto statistico 2020 sul mercato delle riunioni associative internazionali. Essendo la maggior parte dei congressi posticipati, cancellati o trasformati in edizioni virtuali oppure ibride, ICCA - la maggior associazione a livello internazionale di operatori del settore congressuale - ha deciso di lasciar da parte le statistiche comparative tra le varie destinazioni (che sarebbero state evidentemente sfalsate e prive di un concreto significato) e concentrarsi sull’analisi di quanto è successo a livello globale nell’Annus Horribilis 2020.

Qui a fianco il grafico sintetico che mostra la conseguenza della pandemia sugli oltre 8400 eventi internazionali monitorati da ICCA nel 2020.

Si nota che quasi la metà degli eventi del 2020 sono stati posticipati (un 44% del totale). Tuttavia, in generale, sono stati riconfermati nella loro destinazione originaria, il che significa che ritorneranno ed è probabile che attirino un pubblico più ampio di delegati desiderosi di incontrarsi faccia a faccia. Un altro dato interessante è il valore percentuale degli eventi virtuali (un 30%), nonché il ridimensionamento della percentuale di quelli ibridi (appena un 2%)

 

Credit: ICCA Annual Statistics Study 2020

Credit: ICCA Annual Statistics Study 2020

Presenziale, virtuale o ibrido? Il realismo dirà

Il rapporto fornisce inoltre un’analisi sull'impatto economico, sulla perdita di entrate e altri parametri fondamentali. Un esame comparativo tra le annate 2019 e 2020 mette in evidenza da una parte la necessità per il settore nell'aver dovuto fare delle scelte, come il congresso ibrido o virtuale, per “salvare il salvabile”; dall’altra parte, proprio gli stessi risultati 2020 manifestano il forte desiderio del settore di tornare al faccia a faccia.  Ad ogni modo, in futuro, è probabile che in certi settori, gli incontri continueranno ad includere elementi e best practices nate dagli aspetti positivi riscontrati con gli eventi virtuali e ibridi. Questo perché è un dato di fatto che, almeno in certe tipologie di congressi (per es. nell’area delle scienze tecnologiche e in quelle umanistiche), gli eventi virtuali e ibridi hanno aiutato le associazioni ad espandere il range di pubblico e mantenere i membri coinvolti nelle loro attività.

A fianco un grafico comparativo che mostra l’aumento di partecipanti iscritti ai congressi virtuali rispetto a quelli in presenza.

Riassumendo, dall’ICCA Statistics Report 2020 si evince che l’anno scorso il settore ha sofferto in modo particolare lo stato di lockdown generalizzato a causa del Covid-19, ma che grazie alla tecnologia e alla esperienza degli operatori del settore, si sono create tutta una serie di risorse e know-how che hanno permesso di far ripartire il congressuale. Presenziale? Virtuale? Ibrido? Come sempre la realtà ed i bisogni concreti alla fine ci faranno capire le soluzioni più idonee caso per caso.

Credit: ICCA Annual Statistics Study 2020

Credit: ICCA Annual Statistics Study 2020

Credit: ICCA Annual Statistics Study 2020

Credit: ICCA Annual Statistics Study 2020