Dal Ticino al mondo: IOR e IOSI aggiorneranno la comunità scientifica mondiale sui linfomi

È una di quelle notizie che riempiono di orgoglio non solo gli addetti ai lavori impegnati nella lotta ai tumori, ma anche tutti i ticinesi e coloro che hanno un legame con questa terra.

“La ricerca oncologica ticinese fa il giro del mondo. L’Istituto oncologico di ricerca (IOR, affiliato all'Usi e membro di Bios+) e l'Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI, Ente Ospedaliero Cantonale) aggiorneranno il mondo medico e scientifico sui linfomi, più precisamente su quelli della zona marginale. I due istituti hanno ricevuto mandato di stilare un articolo su questo tema dal New England Journal of Medicine, la rivista medica più importante al mondo. Emanuele Zucca, medico e coordinatore del Gruppo linfomi IOSI-IOR esprime (comprensibile) soddisfazione. “Ci ha fatto piacere e ci ha riempito di orgoglio. In versione cartacea questo giornale ha una tiratura di diversi milioni di copie, è letto da medici e scienziati in tutto il mondo. Da 200 anni è il numero uno”.

Per continuare a leggere la notizia su TicinoNews clicca qui.

“Non mi sarei mai immaginato, nei miei giovani anni, che un giorno il nostro gruppo sarebbe arrivato ad essere richiesto dal New England Journal of Medicine per fare l’aggiornamento, per tutto il mondo, su questo tema”, commenta Franco Cavalli, presidente della Fondazione Ior. “Il tutto è legato, in fondo, al congresso internazionale dei linfomi di Lugano (ICML). Quando l’ho organizzato per la prima volta, nel 1981, ho capito che per continuare a proporlo avremmo dovuto specializzarci nei linfomi." (Fonte TicinoNews).

A causa della pandemia, l'ultima edizione di ICML si è svolta in modalità virtuale nel giugno del 2021, utilizzando gli spazi del Palazzo dei Congressi per le trasmissioni in streaming (vedi INSIDE del 22.06.2021)