«Una bella sfida organizzativa - ha sottolineato Hirzel - ma siamo davvero grati di essere stati ospitati dal Ticino. Un primo ritorno alla normalità e al contatto umano. Temevo quasi che se avessimo dovuto cancellare anche quest’anno la Giornata dell’Industria, l’anno prossimo non si sarebbe più presentato nessuno per disabitudine alla socialità».
È stato infatti elaborato un piano di protezione totale. Potevano entrare solo le persone vaccinate, guarite o testate. Per chi non poteva dimostrare di non avere sintomi da coronavirus, all’ingresso è stato organizzato un padiglione con i test rapidi. All’interno si è dovuto rinunciare a rinfreschi e punti informativi per evitare assembramenti, e per lo stesso motivo durante la pausa pranzo gli ospiti sono stati invitati a godere della bellissima giornata e della «dolce vita» ticinese al Parco Ciani. «Siamo davvero soddisfatti di come sono andate le cose - ci ha detto la responsabile per la sicurezza sanitaria -. Sono tutti disciplinatissimi. Affinché arrivassero tutti preparati inoltre, a tutti gli inviati prima dell’evento è stato mandato per posta un test dello sputo PCR effettuato dalla società ginevrina MyBio-Passport: ebbene, nel giro di 40 ore sono stati elaborati tutti i risultati. Efficientissimi».(fonte: CdT 24-06-2021)