È online la 16ma edizione di ICML: congresso virtuale, ma lotta (ai linfomi maligni) reale.

18 Giugno 2021  —  News  —  di Luca Grassi
Parte oggi, 18 giugno, la sedicesima edizione di ICML, la più importante conferenza mondiale sulla lotta ai linfomi maligni. La modalità totalmente virtuale a causa della pandemia, non ha avuto effetti negativi sul numero dei partecipanti, anzi.

40 anni e non sentirli

A 40 anni dalla sua prima edizione, prende il via la 16ma edizione di ICML – INTERNATIONAL CONFERENCE ON MALIGNANT LYMPHOMA la maggiore conferenza a livello mondiale dedicata alla ricerca sui linfomi maligni. A causa della situazione pandemica, il congresso, organizzato da sempre a Lugano a cadenza biennale, quest’anno si presenta in veste totalmente virtuale. In termini numerici è senza dubbio il più grande congresso internazionale organizzato nella nostra città: basti pensare che l’ultima edizione che si svolse nel giugno del 2019 vide la partecipazione di oltre 4000 medici e ricercatori provenienti da ogni parte del globo. Oltre al Palazzo dei Congressi, alla tensostruttura costruita nel Parco Ciani e al Campus dell’USI, la sede congressuale comprendeva anche buona parte del Centro Esposizioni.

Archivio fotografico ICML

Archivio fotografico ICML

Decisione sofferta

Per l’edizione 2021 in un primo momento si era ipotizzata una forma ibrida con 2000 ospiti in presenza ed il resto dei partecipanti online. La seconda ondata del virus di questo inverno e la situazione di incertezza hanno però costretto gli organizzatori a ridimensionare i loro propositi portandoli infine ad optare per la formula virtuale. «Un’esperienza per noi inedita - commenta il presidente ICML, Franco Cavalli - che ci sta mettendo a dura prova da un punto di vista organizzativo». Organizzare un evento di cinque giornate con centinaia di esposizioni scientifiche e migliaia di persone collegate da tutto il mondo non è certo una cosa banale. «Per eludere intoppi diversi – dichiara il Prof. Cavalli durante una intervista al Corriere del Ticino - abbiamo deciso di preregistrare tutto il congresso, inserendo tuttavia momenti in cui potranno essere formulate delle domande in diretta. In questo senso avremo il supporto di tre aziende locali esperte nel settore che avranno il compito sia di regia del congresso, sia di registrare gli interventi dei conferenzieri disseminati nel mondo. Un’altra problematica riguardava l’aspetto temporale legato ai fusi orari diversi. Abbiamo pertanto già stabilito che il congresso si snoderà tra le 13 e le 20». Una bella sfida che coinvolge non solo gli organizzatori del Congresso, ma tutta la regione, con tutte le ricadute non solo a livello turistico e di prestigio, ma anche economiche.  «È sempre difficile stimare l’indotto economico apportato dal nostro evento alla regione, abbiamo comunque calcolato che esso si aggira dai 10 ai 13 milioni di franchi».

Archivio fotografico ICML

Archivio fotografico ICML

Un futuro congressuale interessante

Tuttavia, come si dice, non tutti i mali vengono per nuocere: la tendenza al ridimensionamento e alla regionalizzazione di grossi eventi congressuali come l’ICML può avere delle prospettive interessanti per il futuro. È lo stesso Prof. Cavalli ad affermarlo: «Tutto sommato non credo che ci si debba preoccupare troppo per il polo turistico congressuale. Se la partecipazione tenderà a diminuire, per Lugano, che (per grandi congressi di questa dimensione, ndr.) ha grossi problemi a livello alberghiero, potrebbe quasi nascere un vantaggio: i congressi appena un po’ più grandi del nostro che ora non possono venire a Lugano, potrebbero venirci».

16ICML edizione virtuale

16ICML edizione virtuale